Wail (Norway) - Civilisation Maximus - Reviewed By All Around metal! check it out here at this link: http://www.allaroundmetal.com/component/content/article/26-releases/7666-wail,-heavy-metal-dalla-norvegia
Arrivano da Lillehammer in Norvegia questi Wail, nuova scoperta della label italiana WormHoleDeath in tema di band non estreme; in realtà il gruppo dal 2008 al 2015 è stato attivo con il nome “Mental Shutdown”, per poi diventare Wail e pubblicare un primo full-lenght nel 2018 (a me sconosciuto). Questo “Civilization Maximus” è quindi il secondo lavoro nella carriera dei ragazzi norvegesi, è composto da 9 tracce (finalmente un disco senza intro!) tutte abbastanza efficaci e mai prolisse; lascia invece un po' a desiderare l'artwork di copertina, ma si tratta solo di gusti personali che, in quanto tali, sono sicuramente opinabili. Come detto, contrariamente alla maggioranza dei gruppi sotto WormHoleDeath, questi Wail non suonano metal estremo, ma collocano il proprio sound nel più ampio calderone del buon vecchio heavy metal, con qualche richiamo all'hard rock di scuola americana (chi ha detto W.A.S.P.?). Ad essere sincero, la prima traccia “Down the mountain” mi aveva fatto sperare in un bel disco power metal, ma si è trattata di un fuoco di paglia, dato che altri richiami al power sostanzialmente se ne troveranno pochissimi in tutto il disco (forse solo la title-track in chiusura di tracklist). Tralasciando ogni discorso sull'originalità ed innovazione, c'è da dire che l'heavy targato Wail non è troppo old-style, dato che qualche strizzatina d'occhio a sonorità più moderne ogni tanto la si può notare; quello che è veramente old-style è l'approccio del cantante, molto modestamente chiamato “The Singer” (all'anagrafe Joakim Jøreng). Il buon Joakim inizia ad urlare nel primo pezzo e sostanzialmente non varia mai il suo stile fino alla fine, continuando ad urlare per tutto il disco; lo screaming è uno stile che apprezzo, ma forse il giovane norvegese avrebbe dovuto variare un po' la propria timbrica e puntare anche ogni tanto sull'espressività, invece di voler per forza essere aggressivo. Spesso, infatti, i pezzi della band hanno piacevoli melodie che avrebbero necessità di un cantato molto più espressivo e caldo, mentre questo vocalist credo ami un po' troppo andare sulle note più alte del pentagramma. A parte questo particolare, dettato da personale punto di vista, c'è da dire che questo gruppo sa il fatto suo e soprattutto i vari musicisti hanno la giusta maestria nell'uso dei propri strumenti; citazione doverosa per il batterista Memet Cataltepe (dubito norvegese doc, visto il nome) che picchia come un fabbro! C'è di meglio in giro? Sicuramente si, ma resta il fatto che questi Wail hanno realizzato con “Civilization Maximus” un disco sicuramente gradevole per i fans del sempre piacevole heavy metal.
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FFO: Ghost, Judas Priest, Iron Maiden, Candlemass
Satire. A word that lost it's weight the day the world became so obscure that yesterday's satirical content became the news of the day. It’s time to step up the game.
Enter Wail
The cultiest of cultist cult bands, a Norwegian heavy metal quintet best known as preachers of the 'apocalypse of the civilized world' as well as being observed claiming responsibility for catastrophes such as global warming, epidemics and commercial radio. They seem to be using their mesmerizing heavy metal music to lure young and old into their cultist organization.
A spokesman of the group has been quoted with the following comment regarding the choice of musical direction: "I’m intelligent. Some people would say I’m very, very, very intelligent. According to my research, heavy metal is the most commercially available, sexy and danceable genre out there. It was quite obvious really".
The band has been nurtured, cultivated and refined to be able to write, perform and seduce on a level that few can assert to. This under close observation of the terrifying and quite flamboyant front man that goes under the name «The Singer».
Wail has been getting recognition as a hard working live band on both festival and club scenes, and the response is usually in the vein of 'International standard' and 'who or what the hell are these people?'. The group prefer not to discuss the latter.
The dust has just settled after their debut album «Resilient» 2018. Produced by Kjartan Hestehaugen and Ronni Le Tekrø (TNT).
The follow up album, produced by Titan Labs studio/Riccardo Daga «Civilization Maximus» features 9 tracks circulating a theme of manipulation/indoctrination as the band ventures deeper into the antagonistic rabbit hole.
Wail has been getting recognition as a hard working live band on both festival and club scenes, and the response is usually in the vein of 'International standard' and 'who or what the hell are these people?'. The group prefer not to discuss the latter. Get ready to rejoice in salvation, tribalism and an oblique glance at extremism.
You are hereby invited to partake in song, a secret, a promises of eternal life, presented by the masterful crossroad salesmen of Wail whom might not be as glamorous as they make themselves out to be.
Distributor album promo url:
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Through the ice Lyric video
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